Dark Passage - Gathering the clans



Perseveranza, sagacia e determinazione, sono questi gli elementi che risaltano da questa breve chiacchierata telematica intercorsa con i Dark Passage, ennesima ottima formazione con base operativa nell'hinterland torinese, i quali, in occasione del loro debut ep “Sound from the passage”, sono riusciti a dare pieno sfogo a tutte le loro velleità artistiche, ponendo in risalto un'ottima versatilità compositiva che li ha condotti ad intraprendere un cammino all'interno di un intenso ed esauriente escursus musicale a base di corroborante heavy metal di tipica estrazione classica.
Nelle parole del batterista Christian Fiume, la genesi legata ad un dischetto tutto da scoprire..
Intervista raccolta da: Beppe "HM" Diana (rockincanavese@yahoo.com)
Ciao Christian, benvenuto sulle nostre pagine, partirei subito con la domanda più scontata, visto che la vostra pagina ufficiale è priva di ogni informazione, ti andrebbe di tracciare il percorso artistico della band dagli albori fino all'uscita del vostro demo di debutto? Tre anni possono sembrare un lasso di tempo trascurabile, ma per l'esistenza di una band invece possono assumere diversi significati....
Ciao Beppe, la nostra storia parte in realtà da molto lontano, siamo attivi come musicisti dalla fine degli anni 90, le strade mie e dei miei 3 compagni si sono in passato già incrociate in varie formazioni fra cui Overdrive, The Prophecy e Fearytales, i casi della vita e la grande amicizia che ci lega ha infine voluto che noi quattro si mettesse in piedi l'attuale formazione.
Ad esclusione dei Fearytales, ancora oggi in attività con altri componenti, con il quale il sottoscritto e Marco Fontana alla chitarra abbiamo dato sfogo ai nostri influssi più estremi, fra cui Gothic e Death Metal, in tutti i restanti progetti a cui abbiamo partecipato è sempre stato preponderante il lato più classico e melodico delle nostre influenze.
Riassumerei banalmente il percorso artistico della band come il percorso di quattro musicisti che dopo varie esperienze in gruppi diversi decidono di unire le forze in quello che in primis è un gruppo di veri amici, oltre che l'unione di quattro musicisti con le stesse idee.

Nonostante la vostra proposta musicale abbia molti punti di contatto con la vecchia New Wave Of British Heavy Metal, e i Maiden soprattutto, si sente che la band vuole districarsi con forza da questi paragoni seppur illustri, quanto è difficile filtrare anni ed anni di ascolti cercando di offrire partiture musicali che non risultino scontate? Gli accordi son quelli da sempre, ed in campo classico nessuno inventa niente, o sbaglio?
Non sbagli, anzi hai proprio colto nel segno, l'influenza dei Maiden è evidente nel nostro sound, ma tutti e quattro i componenti hanno influenze ed un background musicale che spazia dal black metal all'hard rock e cerchiamo, rimanendo sempre negli ambiti classici e melodici che ci siamo prefissati, di variare il più possibile lo stile dei brani.
Il nostro obiettivo è sfruttare tutte le sfumature del classic metal, dal più classico dei Maiden o dei Judas Priest fino a quello più speed o thrash degli Accept o degli Iced Earth, senza disdegnare qualche influenza epic doom degli Omen o Candlemass.
Ad esempio in "Winter Comes" è preponderante un'influenza teutonica, un riffing ed una ritmica più vicina ai Grave Digger, invece in The Garden Of Lilith è senz'altro più spiccata l'influenza Maideniana.
Non è nostra intenzione inventare nulla se non fare nostra e cercare di rendere il più possibile personale la lezione dei maestri con cui abbiamo iniziato ad amare il fantastico mondo del metal.
Nei prossimi pezzi che proporremo la varietà di influenze sarà molto più marcata.

Quanto è stato difficile in studio riuscire a tramutare in suono l'energia che la band elargisce durante le prove o dal vivo? Avete chiesto aiuto a qualche membro esterno alla band che in qualche modo incanalasse la vostra foga istintiva, oppure avete sperimentato tutto da soli facendo come si dice in questi casi “di necessità virtù”?
Quando si ama e si crede in ciò che si suona, lo si suona al massimo sia su un palco in presenza di pubblico che da soli nel salotto della propria abitazione.
Siamo troppo innamorati di ciò che facciamo da necessitare di stimoli o aiuti esterni.
Adoriamo passare le ore in studio a pasticciare con la strumentazione ed i suoni, come adoriamo distruggere la strumentazione sul palco, sono solo aspetti e risvolti diversi della stessa fantastica esperienza.


Oltre al versante musicale, mi pare di capire che curiate molto anche l'aspetto iconografico e teatrale, on line ho visto alcune vostre foto nelle quali sfoggiate dei Tartan tipici della tradizione scozzese, è solo un escamotage occasionale, oppure sono i vostri abiti di scena abituali?

Oltre all'aspetto musicale per noi è molto importante quello lirico, il look sfoggiato è inerente alle tematiche in parte presenti nel nostro ep di esordio e che saranno ulteriormente sviluppate nel prossimo lavoro del quale suoniamo già un paio di pezzi dal vivo.
Alcuni brani infatti fanno parte di un concept ambientato in Scozia, abbiamo quindi pensato di omaggiare questo paese anche attraverso il look.
L'aspetto scenico è parte integrante dello spettacolo che il gruppo porta sul palco, riteniamo importante dare un senso anche visivo oltre che musicale ai concetti lirici trattati.
E' un aspetto che cureremo anche in futuro, come già detto per la musica, anche a livello scenico si è già visto un pò di tutto perciò non è nostro intento stupire o risultare innovativi, l'aspetto musicale e lirico avrà sempre il maggior peso.

Il lavoro d'artwork poteva venire meglio, lo so, non tutti hanno la fidanzata o il cugino che s'intende di grafica e che lavora per la gloria, eppoi la musica è sempre e comunque l'unica variante che conta, però ho notato che nella copertina è raffigurato, in modo abbastanza spartano, il significato intrinseco di ogni singolo brano...
Tutto ciò che riguarda il nostro esordio, dalla composizione alla produzione all'artwork, è esclusivamente farina del nostro sacco.
Abbiamo voluto curare tutto noi, tenendo conto dei pro e dei contro, anche degli eventuali limiti oggettivi, ma ci tenevamo a portare autonomamente a termine l'opera facendo affidamento solo ed esclusivamente sulle nostre forze.
E' stata una sfida con noi stessi che volevamo completare, della quale siamo comunque orgogliosi e che ci ha fatto crescere tanto oltre che come musicisti anche come persone.

Mi è piaciuta davvero molto l'idea che avete avuto per il download libero del vostro primo lavoro ufficiale, oltre che un'ottima mossa manageriale, io stesso non avrei avuto modo di conoscervi altrimenti, pensi che il futuro della musica sia quella digitale, oppure da buon intenditore quale credo tu sia, pensi sempre che il supporto fisico tarderà a lasciare il passo?
Oltre che in download libero il nostro cd è disponibile gratuitamente anche ad i nostri live ed in svariati punti vendita del Torinese.
E' una scelta fatta proprio per cercare di raggiungere più persone possibili, suoniamo per passione, amore della musica e degli strumenti. Pensare di guadagnare o anche solo rientrare delle spese con il mercato attuale, un genere musicale come il nostro e da perfetti sconosciuti esordienti, è da folli.
L'avvento del digitale in generale è positivo per farsi conoscere, per raggiungere mete prima impossibili ma personalmente da appassionato, prima che da musicista, pensare che un domani non saranno più disponibili supporti fisici di nessun tipo in favore di formati esclusivamente digitali lo ritengo inammissibile.
Speriamo sia un futuro lontanissimo!



Quali sono le vostre speranze ed i vostri timori riguardo all'accoglienza che può ricevere da chi si appresterà ad ascoltarlo?
Le speranze come per tutti sono quelle di piacere, di vedere sempre più pubblico ai nostri live, di far crescere il nome e l'interesse attorno al gruppo ma non  ti nascondo che, non per egoismo o presunzione, in primis suoniamo per noi stessi.
Se riusciamo a comporre della musica che ci soddisfa al 100%, un pezzo che ci piacerebbe sentire suonare da un altro gruppo, abbiamo già raggiunto il nostro obiettivo.
Non suoniamo per far soldi nè componiamo con l'intento di piacere per forza, suoneremo sempre e solo ciò che ci viene dal cuore, se la nostra musica ha il favore del pubblico e farà emozionare qualcuno tanto quanto noi, allora avremo raggiunto un ulteriore traguardo e ne saremo fieri, in caso contrario pazienza.
Detto questo quindi, nessun timore riguardo l'eventuale reazione dell'ascoltatore.

Adesso possiamo negare l'evidenza nascondendoci dietro ad un dito, ma la realtà dei fatti parla chiaro, a livello musicale, Torino è da tempo una fucina inesauribile di giovani formazioni devote anima e cuore alla causa della nobile fiamma sacra dell'heavy metal, so che può sembrare azzardato, ma pensi che ci possa parlare di vera e propria scena?
Senz'altro ci sono molte formazioni validissime nel torinese, purtroppo si sta un pò perdendo l'abitudine di andare a vedere i concerti dei gruppi esordienti, di scoprire nuovi gruppi sul palco, di supportare la scena underground.
Spesso le strutture del torinese danno più spazio a tributi e cover band che non ai gruppi che propongono musica inedita che sono poi quelli che dovrebbero creare la cosiddetta scena stessa.
Forse il momento economico porta i metalhead a dover fare delle necessarie scelte, a sacrificare magari un paio di live di gruppi underground, per acquistare un vinile o cd od andare a vedere il concerto del più sicuro gruppo del cuore.
Diciamo che il potenziale c'è, e l'unione e collaborazione fra band anche, ma finchè non ci sarà l'adeguato supporto delle strutture in cui suonare e del pubblico temo che di scena vera e propria non si possa parlare.

È innegabile non ammettere che certe sonorità vintage, sono ritornate a fare capolino su giornali e magazine di settore, non temete che si possa venire a creare una sorta di rigetto come è già successo con altri generi riportati all'attenzione dell'audience ed ora completamente al tracollo??
Il metal, come tutta la musica del resto, è abbastanza ciclico, l'uscita concentrata di un pò di buoni lavori di uno specifico genere porta ad un interesse del pubblico e degli addetti ai lavori per quello specifico genere che si andrà ad esaurire con l'avvento di un altro genere "del momento".
Le sonorità vintage mantengono sempre il loro fascino, spesso la "novità" non è così longeva come addetti ai lavori o case discografiche sperano.
In ogni caso come già sottolineato, non suoniamo per far soldi, non ci interessa seguire mode o movimenti, se un domani il genere che proponiamo dovesse essere completamente snobbato da pubblico e critica poco importa, continueremo per la nostra strada finchè sarà quella che vorremo percorrere. 

Molte giovani formazioni odierne vengono ingannate dal successo ad ogni costo, non arrivando a capire che il vero scopo che dovrebbe avere una band è proprio quello del suonare assieme, della comunione d'intenti, più cantina e meno sogni da star, tu come la vedi?
Il gruppo nasce in primis grazie all'amicizia che ci lega, in tutte le precedenti esperienze avute ci siamo tirati fuori non appena sono venuti a mancare l'amicizia, il rispetto reciproco, il piacere di suonare e stare insieme.
Come già detto, non suoniamo con l'obiettivo di far soldi e successo, ed anche la scelta di curare completamente ogni aspetto del gruppo è dettata proprio dal desiderio di raggiungere ogni piccolo traguardo, ogni risultato positivo o negativo che sia, in nome dell'amicizia che ci lega.
Giustifico il suonare con persone con le quali non si ha feeling umano solo in caso di attività turnistiche, in quel caso il musicista presta la sua opera a pagamento in progetti per cui non ha magari neanche un reale coinvolgimento artistico ed emotivo.

Tornando a noi, per un ipotetico secondo full lenght cd, credi che avrete ancora modo di sviluppare ulteriormente il vostro versante compositivo?
Assolutamente si, stiamo portando a termine il prossimo lavoro che verosimilmente sarà ancora un EP contenente 5/6 brani ma abbiamo già in cantiere dell'altro materiale per il futuro!
Giovanni, il responsabile dell'intera parte lirica, ha un sacco di ottimo materiale sul quale sta lavorando e Marco e Paolo lo stanno sommergendo di riff.
Musicalmente la proposta sarà ancora più varia, come detto daremo risalto ad ulteriori sfaccettature del classic metal, non ci porremo nessun limite cercando di rendere ancora più epica, evocativa e contestualizzata al concetto lirico la musica.
L'unico problema è il tempo, portando avanti l'attività musicale nel solo tempo libero capirai che le tempistiche non sono proprio quelle dei gruppi affermati...

Ok ragazzo, siamo alla fine, grazie ancora per tutto, concludi l'intervista nel modo che più ti aggrada....Che dire Beppe, ti ringraziamo per la disponibilità e ringraziamo tutti lettori che ci dedicheranno del tempo leggendo l'intervista!
Ricordiamo per chi fosse interessato che il nostro EP è disponibile in download gratuito su http://darkpassage.bandcamp.com/album/sounds-from-the-passage
La nostra pagina facebook è https://www.facebook.com/darkpassageband mettete un like e contattateci per tenere d'occhio le date dei live e venire a prendere gratuitamente una copia fisica del cd, nel caso vi forniremo anche l'elenco dei punti vendita in cui poterlo trovare.
Inoltre saremo molto felici se vorrete lasciarci un feed-back, positivo o negativo che sia, a noi piace interagire e confrontarci con chi ci ascolta.
A presto!


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